Gli oli essenziali sono prodotti per estrazione da vegetali aromatici contenti “essenze”. Queste ultime sono prodotte dalle piante per vari scopi (richiamo, difesa, veleno, scarto etc).
Come tutti i prodotti “vegetali”, gli oli essenziali sono coinvolti nella falsa credenza che siano “innocui “ a prescindere, poichè “naturali”.
Premesso che nella cosmetica dei tempi odierni “naturale” è un vocabolo abusato e spesso privo di un significato definito, sottolineiamo come la Natura sia il produttore proprio delle materie prime più efficaci ed attive. In bene ed in male. Come detto altre volte, non esiste “buono o cattivo” a priori: esiste un “uso corretto e consapevole” ed un “uso sbagliato e potenzialmente dannoso”. La stessa sostanza può far bene o male a seconda di come viene estratta, lavorata, utilizzata.
Gli oli essenziali, opportunamente selezionati e di alta qualità possono dare molteplici benefici scientificamente provati ma devono essere utilizzati con senno, misura ed adeguatezza. In caso contrario (prodotti scadenti, tagliati, miscelati male o usati sconsideratamente) possono essere causa di disturbi e reazioni anche gravi.
L’uso interno è da seguire solo raramente, con cautela e sotto controllo e prescrizione medica.
L’applicazione di oli essenziali puri sulla pelle può portare a infiammazioni e lesioni della cute, macchie, reazioni.
Le metodologie moderne di estrazione accettate nella definizione di olio essenziale sono la distillazione in corrente di vapore , la spremitura a freddo e, per alcune autorità, anche la distillazione a secco o distruttiva.
L’olio essenziale è un estratto fitochimico selettivo: un preciso gruppo fitochimico è scelto e selettivamente rimosso dalla pianta. E’ importante sottolineare che l’estratto è altamente selettivo ed isola una minima parte della pianta (mediamente dallo 0,01% al 2% – il che spiega i costi alti in caso di prodotto non adulterato ma di qualità).
Una etichettatura completa e professionale dovrebbe comprendere:
- nome botanico (e nome popolare)
- eventuale caratterizzazione chemotipica
- parte della pianta usata
- luogo di raccolta
- metodo di estrazione
- data di estrazione
- eventuali operazioni effettuate sull’olio grezzo (deterpenazione, ecc.)
- cautele sull’impiego (uso interno, bambini, gravidanza, ecc.)
Un’analisi effettuata in laboratorio per valutare l’efficacia di un olio essenziale è l’aromatogramma.
Le proprietà chimico-fisiche degli oli essenziali sono varie: risultano estremamente volatili e presentano un odore caratteristico detto aroma, sono generalmente liquidi, di diversi colori o anche incolori, hanno consistenza oleosa; sono poco solubili in acqua, che però impregnano del loro aroma, mentre si sciolgono bene nelle sostanze grasse, in alcool e nei solventi organici più comuni, come il cloroformio e l’etere.
Le prioritarie funzionalità attribuite agli oli essenziali sono l’azione antisettica ,antibatterica, balsamica,rilassante o anche stimolante.
Ciascun tipo di olio essenziale possiede delle virtù specifiche, che lo rendono particolarmente indicatoper mirate finalità.
Gli oli essenziali si utilizzano,in uso esterno, ad esempio nel bagno o nella doccia, dove per effetto dell’acqua e del calore i pori della pelle si dilatano assorbendo maggiormente i vapori benefici, ricchi dei principi attivi da essi veicolati, che avranno una duplice via di assorbimento: quella cutanea e quella inalatoria attraverso il vapore acqueo. A seconda dell’olio essenziale scelto si potrà programmare un bagno rilassante, o dei suffumigi.
Gli oli essenziali sono ideali anche nel massaggio. In tal uso è raccomandabile diluire uno o più oli essenziali in una crema o in un olio da massaggio vegetale base come l’olio di Mandorlel’olio di Germe di Grano , di Riso o di Jojoba. Vista l’alta concentrazione degli oli essenziali, prima dell’utilizzo è bene fare un piccolo test di tollerabilità cutanea, applicandone una goccia sulla pelle (all’interno dell’incavo del gomito), per verificare che non provochi reazioni indesiderate ad esempio di tipo allergico.
Un altro uso esterno degli oli essenziali, è l’ inalatorio, che si attua mettendone qualche goccia in una pentola di acqua molto calda e respirando i vapori balsamici che si sprigionano: il suffumigio è un gesto naturale e molto efficace per ridurre i fastidiosi sintomi del raffreddore, costipazione e simili.
I suffumigi sono ottimi purificare la pelle poiché ne facilitano la pulizia profonda indispensabile contro punti neri e brufoli
Per aromaterapia e purificazione, sono indicate poche gocce di oli essenziali in un diffusore di essenze per respirarne i benefici, purificando e profumando l’ambiente.
Nel prossimo articolo elencheremo i vari tipi di olii essenziali e vi fornirò qualche ricetta.
Loredana
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