Buongiorno a tutte, care lettrici! Questa volta, più che di un classico, voglio parlarvi di quella che è diventata una vera istituzione nel mondo delle fragranze: la famosissima acqua di Colonia.
La storia di questo profumo è affascinante e misteriosa, e risale a molto tempo fa: nel 1300, con il nome di Acqua della Regina D’Ungheria, veniva utilizzata come rimedio contro le pestilenze. Annusare un fazzoletto impregnato di questa fragranza, si soleva dire, era in grado di tenere al riparo dal contagio.
Sin dall’inizio, questa acqua si distingue per il suo forte accento aromatico e agrumato: la formula cambierà molte volte nel corso dei secoli, ma non potranno mai mancare il bergamotto, l’arancia e il limone – a loro volta mischiati con elementi aromatici come il rosmarino e il timo. La percentuale di alcool in cui le essenze sono diluite è altissima: fino al 90%.
Questa fragranza possiede quindi tutte le doti per essere energizzante e sferzante – può in effetti essere usata anche come un blando disinfettante, anche se purtroppo nulla poteva contro il dramma della peste. Nel corso del tempo, l’acqua di Colonia viene utilizzata come medicina e acqua tonificante, sia da bere sia da frizionare su tutto il corpo, per porre rimedio a numerose malattie dell’epoca e come aiuto per la digestione. Solo in seguito, in epoca relativamente recente, si comincia a utilizzarla anche come profumo.
Grazie a tutte queste doti curative e antisettiche, la fragranza prende il nome di Acqua Mirabilis, meravigliosa.
Nel 1725 Giovanni Paolo Feminis, allievo della grandiosa Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, si trasferisce da Firenze a Colonia portando con sé la ricetta della ben nota acqua, realizzata questa volta su misura dall’Officina per Caterina De’ Medici. In onore della città che lo ha accolto, cambia il nome della fragranza e da allora l’acqua di Colonia diventa leggenda. L’aiutante e successore di Feminis, Giovanni Antonio Farina, porterà avanti il suo lavoro diffondendo questo profumo in tutta Europa. Non tutti, però, sono d’accordo su questa versione: la paternità di questa fragranza è ancora dibattuta tanto quanto quella della pizza o degli spaghetti!
In ogni caso, la città di Colonia continua a produrla secondo le antiche tradizioni, per la gioia dei turisti e non solo: si chiama Eau de Cologne 47/11, dal numero civico della boutique in rue de Carillons che la vende sin dal 1792. Nel trascorrere del tempo, però, molte altre case profumiere si sono specializzate in questo profumo, modificandolo con diversi piccoli cambiamenti.
Per quanto mi riguarda, l’eau de Cologne che preferisco in assoluto è quella prodotta dalla storica maison Borsari di Parma, creata da Lodovico Borsari nel 1880. Agli ingredienti tradizionali vengono aggiunti zenzero, rosa, chiodi di garofano e una base di muschio e legno di sandalo. Il risultato è una fragranza straordinaria, senza tempo né genere, elegante ma con discrezione, adatta in egual modo sia agli uomini sia alle donne. Ho sempre detto che non avevo ancora trovato la mia signature scent – la mia fragranza unica a cui essere fedele – ma ora credo proprio che possa essere questa!
E voi, cosa ne pensate dell’acqua di Colonia?
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