Praticare uno sport qualsiasi ci mette di fronte non solo alla scelta di prenderci cura di corpo e anima, ma di esporci positivamente nei confronti della scoperta e dell’avventura. E quando si ha a che fare con il nuoto, in qualunque modo, l’adrenalina sale sempre più su! Oggi scopriamo alcune idee per praticare attività sportive acquatiche, sia per rinvigorirsi, ma soprattutto, per tonificare il corpo e per alleviare lo stress che si accumula.
Ecco alcune delle attività sportive acquatiche meno conosciute.
La rivelazione degli ultimi tempi, in fatto di attività sportive acquatiche, è sicuramente il Wakeboard, uno sport nato dall’unione dello sci nautico e lo snowboard. Si tratta di un tipo di allenamento di recente diffusione, praticato perlopiù vicino a fonti d’acqua come i laghi, dove i riders, trainati da un motoscafo apposito, devono seguire il mezzo creando salti ed acrobazie sulle onde con un bilancino, cioè, una tavola simile a quello utilizzata nello snowboard. La pratica di questo sport è maggiormente indicata per chi vuole sviluppare una buona resistenza, in quanto, tutti il corpo partecipa al movimento.
Un’altra tra le attività sportive acquatiche, molto interessante, è il Nuoto per Salvamento. Che cos’è?
E’ una disciplina sportiva praticata anche dai bagnini sulla spiaggia e, riconosciuta dalla FIN (Federazione Italiana Nuoto), e la sua finalità principale è quella di creare, agonisticamente, un salvataggio, permettendo così a più persone di salvare altre vite, durante un annegamento; ciò avviene attraverso varie tipologie, perché esiste una distinzione tra quelle adoperate in piscina, spiaggia e lago. L’atleta deve sapere nuotare in tutti gli stili per acquisire la sicurezza necessaria per trasportare del soggetto in pericolo. E’ quindi richiesto lo sviluppo di varie tecniche ed attività come l’apnea, saper remare o andare in canoa, usare una tavola da surf anche in situazioni impervie. E’ importante anche avere una buona preparazione di base per la corsa.
In questo mini decalogo di attività sportive acquatiche, c’è anche il Dragonboat, una categoria dello sport d’acqua, nato secondo una leggenda cinese di 2000 anni fa. L’elemento chiave è la barca da 12,40 metri, sulla quale vi sono 20 atleti, i cui colpi di pagaia sono scanditi dal ritmo di un tamburo, mentre un timoniere a poppa dirige la barca con un remo lungo circa 3 metri. La sagoma dell’imbarcazione dà proprio l’idea di un drago fluttuante; l’equipaggio gareggia dai 200 ai 2000 metri e le gare sono aperte sia a uomini che donne.
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