Fino agli anni ’50 la principale aspirazione delle donne era quella di sposarsi, avere dei figli ed occuparsi della casa, mentre gli uomini andavano al lavoro per mantenere la famiglia. Ma negli anni ’60 le cose cominciarono a cambiare. Le donne, insoddisfatte del ruolo domestico a cui erano state sempre relegate fino a quel momento, cominciarono a desiderare l’indipendenza, un lavoro, una vita propria fuori casa.
Fu proprio all’apice del movimento femminista, nel 1973, che Revlon lanciò Charlie, una fragranza rivoluzionaria, che divenne un simbolo dell’emancipazione femminile. Charlie è una fragranza floreale aldeidica con note verdi. Si apre con un’accordo di agrumi e aldeidi con accenti verdi e di pesca. Il cuore è un bouquet floreale di rosa, gelsomino, ciclamino e mughetto che accentua le sfacettature verdi della fragranza. Le note di base sono legnose, con l’aggiunta di vaniglia e muschio: una miscela intensa ed inebriante con accenti di pelle.
Ma la vera rivoluzione la fece la campagna pubblicitaria, i cui volti più celebri furono Shelly Hack, modella e attrice famosa soprattutto per il suo ruolo nel telefilm Charlie’s Angels, Naomi Sims, la prima modella afroamericana a comparire nella pubblicità di un prodotto di bellezza, e Cindy Crawford. Poichè Charlie si rivolgeva alle donne che reclamavano la propria indipendenza, le immagini pubblicitarie ritraevano donne indipendenti giovani e sicure di sé, che portavano i pantaloni (prima di allora le donne avevano sempre indossato gonne nelle pubblicità dei profumi), che leggevano Cosmopolitan (durante la sua creazione, Charlie venne temporaneamente chiamato Cosmo dagli addetti ai lavori) e che bevevano alcolici.
Charlie riuscì così a catturare lo spirito femminile del tempo e contribuì a rendere popolare l’immagine della donna emancipata. Ma non solo. Charlie cambiò anche il modo di vedere il profumo. Se fino a quel momento, infatti, il profumo era un bene di lusso, uno status symbol e un’arma di seduzione usato solo da donne eleganti e chic, ora diventò semplicemente un accessorio che poteva essere usato quotidianamente da ogni donna. Le “donne Charlie” erano donne giovani, moderne, indipendenti che indossavano il profumo per loro stesse, non per attrarre un uomo. Charlie era una fragranza casual, anche nel packaging. Mentre gli altri profumi erano racchiusi in bottiglie decorate e ornamentate, quella di Charlie era invece molto semplice, pratica e senza fronzoli.
Tutto questo, unito al prezzo economico alla portata di tutti, gli garantì da subito un grande successo, tanto che in soli 3 anni divenne la fragranza più venduta al mondo. Nel corso degli anni, Revlon ha lanciato circa 18 varianti della fragranza, tra cui ricordiamo Charlie Blue (1973), Charlie Red (1993), Charlie Crystal Chic (2008) e Charlie Enchant (2012). L’originale è in produzione ancora oggi anche se non ha più un posto in primo piano negli scaffali delle profumerie. Charlie infatti è una di quelle fragranze così intense da dare il mal di testa che erano molto popolari negli anni ’70 e ’80, ma poco apprezzate dal pubblico moderno che preferisce profumi più delicati e facili da portare in ogni occasione.
Avete mai provato Charlie?
Margret Strasser dice
e mio parfum con tanti ricordi
Tina dice
sono contenta di trovarlo ancora ,il profumo della mia gioventù.
margret strasser dice
carlie e mio parfum, è un sogno, tanti ricordi, mi piace anche se e nuovo.
lauba dice
Non riesco più a trovare nelle profumerie la fragranza classica. Ogni volta che lo chiedo mi presentano sempre Charlie Blue.