Care amiche, l’ultima volta avevamo passato in rassegna qualche suggerimento su come curare la propria alimentazione per perdere peso senza sottoporsi a privazioni drastiche quanto inutili. Se il nostro sovrappeso è abbondante, se abbiamo problemi o esigenze particolari o semplicemente se desideriamo il parere e la guida di un professionista dell’alimentazione, possiamo rivolgerci a un dietologo, un dietista o un nutrizionista, e l’articolo di oggi ci servirà a far chiarezza tra queste figure professionali e a capire a chi rivolgerci a seconda dei nostri bisogni.
Il dietologo è un medico laureato in Medicina e Chirurgia che ha conseguito una specializzazione in Dietologia o in Scienze dell’Alimentazione Umana. Un dietologo può prescrivere una dieta e, se necessario, prescrivere dei farmaci, perché è in grado di valutare anche dal punto di vista clinico le cause e gli effetti del sovrappeso e dell’obesità.
Il dietista non è un medico chirurgo, ma uno specialista dell’alimentazione: ha frequentato una laurea triennale in Dietistica e può prescrivere una dieta solo a chi non ha particolari problemi di salute, mentre non può prescrivere farmaci. Infatti, se un paziente dovesse soffrire di una qualsiasi patologia, questo operatore sanitario sarà obbligato a consultare un medico.
Il nutrizionista, infine, è un laureato in Biologia che, dopo aver conseguito una laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana o altri indirizzi affini, ha ricevuto il nulla osta dall’Ordine dei Biologi per svolgere la sua professione. Neanche il nutrizionista, quindi, è un medico chirurgo e, sebbene possa prescrivere una dieta anche a pazienti affetti da patologie, non può prescrivere farmaci, fare diagnosi o analisi.
Se il nostro scopo è solo quello di perdere qualche chiletto e non soffriamo di particolari patologie, qualsiasi delle tre figure professionali può andar bene per noi, mentre se la nostra salute ha bisogno di qualche attenzione in più dovremo rivolgerci a un dietologo.
Un criterio per scegliere chi fa per noi potrebbe essere la vicinanza dell’ambulatorio al luogo in cui viviamo, per non rendere problematico il momento in cui dovremo recarci ai controlli successivi alla prima visita, il costo della prestazione, e naturalmente il passaparola, tenendo presente che se un’amica si è trovata bene con un certo professionista, non è detto che questo debba valere anche per noi: alcune di noi possono prediligere una figura amichevole e altre cercare qualcuno di più “autoritario” da cui farsi guidare, e dato che la cosa più importante è sentirsi a proprio agio con chi si sta prendendo cura di noi, siamo libere di guardarci intorno finché non troviamo la persona giusta. Quello su cui non dobbiamo transigere è la serietà e la preparazione della figura professionale cui ci stiamo rivolgendo: non ne va solo della nostra bellezza, ma soprattutto della nostra salute.
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