La medicina estetica non invasiva è sempre più richiesta. Scopriamo i servizi più utilizzati e le novità dell’ultimo anno riguardo la medicina estetica viso.
Parola d’ordine: naturalezza. Questo è quello che sempre più clienti richiedono al loro medico estetico. Trattamenti di chirurgia estetica viso non invasiva, dalla degenza breve, risultati duraturi e soprattutto che possano essere effettuati in sedute di pochi minuti.
Un sogno? No! Basti pensare al celebre “Lifting della pausa pranzo”, rinominato così proprio perché questo trattamento di chirurgia non invasiva è così veloce e senza particolari esigenze post esecuzione, che potrebbe essere tranquillamente eseguito nella pausa pranzo di lavoro.
I fili estetici: trazione e biostimolazione
Tra le novità e tra i servizi più richiesti di chirurgia estetica non invasiva, ci sono certamente quelli che sfruttano “i fili estetici” per rimodellare l’ovale o alcune parti del viso. Ad esempio i fili in pdo (polidiossanone) sono spesso utilizzati per sollevare le sopracciglia o ridefinire la mandibola. Questi infatti svolgono una duplice funzione: oltre a fornire sostegno alla zona interessata, ridefinendo la forma e donando sostegno, sono in grado di sollecitare i fibroblasti cutanei creando una intensa biostimolazione dei tessuti che migliora la texture e l’elasticità cutanea
Ma non tutti i fili estetici sono uguali: abbiamo quindi chiesto al Dott. Umberto Tozzi, rinomato professionista, specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale, Medicina e Chirurgia Estetica, la differenza fra fili di trazione e fili di biostimolazione.
“I fili di trazione, come fa pensare stesso la parola, servono per tirare su qualcosa… detta così è bellissima, danno quell’effetto lifting senza ricorrere alla chirurgia, 30 minuti a studio per farli, per un effetto che sembra quasi magico.” spiega il Dott. Tozzi. “In realtà non è tutto oro ciò che luccica. Ahimè bisogna ben spiegare al paziente che l’effetto non è molto duraturo e solitamente tende a scemare dopo 4-6 mesi, per scomparire completamente nel corso dell’anno. Detto ciò resta una tecnica di assoluta efficacia, io la consiglio particolarmente per il lifting del sopracciglio e del bordo mandibolare. Per il viso invece bisogna selezionare bene il paziente, un viso un pò più tondo, essendo più pesante, ha un risultato minore rispetto a quelli più scarnito. Diversamente invece i fili di biostimolazione, una volta inseriti, hanno la capacità di “stimolare” la produzione di collagene, ma a tale scopo preferisco di gran lunga una classica biorivitalizzazione viso.”
Non c’è solo il lifting viso!
Ecco una serie di trattamenti medicina estetica viso che non sostituiscono il classico lifting ma sono una buona alternativa per chi deve fare piccoli interventi senza dover ricorrere alla chirurgia.
Rinofiller
Specialistico per le linee del naso, è un trattamento che mira a migliorare l’estetica del naso tramite l’iniezione sottocute di sostanze dal potere riempitivo, dette anche filler, come l’acido ialuronico. Si tratta di un trattamento che non richiede chirurgia ed è quindi suggerito quando i punti da correggere sono piccoli, come sulla punta o sul dorso del naso. Il filler infatti può aiutare a compensare una gobba, sollevare leggermente la punta del naso o riempire una zona irregolare. Non può però sostituirsi a tutte quelle pratiche che invece necessitano di un intervento, come la correzione del setto nasale.
Biorivitalizzazione
Ce l’ha menzionata poco fa il Dott Tozzi. Si tratta di un trattamento di medicina estetica che prevede l’iniezione sottocutanea dii sostanze biostimolanti, ecco perché spesso è chiamata anche biostimolazione. Le soluzioni iniettate sono di solito ialuronico, collagene, vitamine, antiossidanti e aminoacidi che aiutano a conferire idratazione alla pelle e di conseguenza luminosità. Inoltre, in base alla profondità di iniezione e al contenuto stesso, si può anche andare a stimolare la produzione di nuove fibre collagene ed elastina. Di recente si è parlato anche di biorivitalizzazione autologa, che sfrutta il plasma della paziente stessa per l’iniezione e la conseguente stimolazione della pelle.
Radiofrequenza
Uno dei trattamenti più richiesti ai medici estetici, di recente oggetto di innovazione, la radiofrequenza è perfetta per ottenere un incarnato levigato e rassodato in un solo trattamento. Non a caso viene chiamata “lifting senza bisturi”. Agisce mediante un macchinario che lavora in due passaggi:
- la radiofrequenza multipolare stessa, che tramite impulsi elettrici, stimola la produzione di collagene ed elastina e conferisce alla pelle maggior turgore, inoltre aumenta il flusso sanguigno locale favorendo l’ossigenazione dei tessuti, illuminando e levigando la pelle,
- e il massaggio endodermico, che aiuta a diminuire i gonfiori e ridefinire l’ovale mediante un manipolo che lavora sui “vuoti” e riesce a raggiungere anche i punti più insidiosi.
La durata del trattamento è breve e non richiede anestesia, lascia solo un po’ di rossore, in compenso gli effetti durano anche un anno.
Come scegliere il trattamento più adatto?
Oltre alla consulenza che vi farà il medico, c’è da aggiungere che il paziente deve arrivare ad una consapevolezza interiore, basata su obiettivi realistici. Un aiuto in tal senso, diventato molto pratico in periodo Covid-19, è stato quello fornito dall’innovazione web e tecnologia applicata al campo della medicina estetica: Crisalix è infatti un software che permette di vedere in anticipo gli effetti dell’intervento di medicina estetica.
Abbiamo chiesto al Dott. Umberto Tozzi di raccontarcelo:
“La simulazione 3d ha raggiunto degli standard eccellenti. Tramite degli appositi radar, o ancor più comodamente da casa, caricando delle foto ben fatte in varie proiezioni dal paziente stesso, si riesce a fare delle simulazioni molto realistiche di qualsiasi tipo di intervento. È bravura del chirurgo ovviamente, creare delle simulazioni che siano veritiere con i risultati che si possono ottenere. Personalmente la utilizzo tantissimo per gli interventi al seno di mastoplastica additiva, dove il paziente ha un’idea più chiara sui risultati finali in termini di volume e quindi grandezza del seno, e forma della protesi che si può scegliere, tonda o anatomica. Ma funziona benissimo anche su rinoplastica, blefaroplastica, lifting, malocclusioni, mentoplastica, liposcultura e anche in alcuni casi di medicina estetica, tipo filler labbra o zigomi. In un’epoca dove siamo sempre più digitali e dove la richiesta è di essere quanto più precisi possibile, credo sia un tassello fondamentale nella programmazione pre-intervento. Infine, in un periodo in cui la situazione covid ci da notevoli limitazioni, risulta ancora più semplice fare consulti online a distanza, mostrando contemporaneamente i risultati che si possono ottenere.”
Di seguito il link per la simulazione: https://my.crisalix.com/signup/umberto-tozzi
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