Vi siete innamorate di un profumo. L’avete comprato e usato quasi ogni giorno, finchè la boccetta non è finita. Vi siete fiondate in profumeria ad aquistarne un’altro flacone, ma c’è qualcosa che non va. Il profumo ha cambiato odore. Come può essere? Semplice: è stato riformulato. E’ una cosa che accade molto, troppo, di frequente ai profumi. Ma perchè?
Ci sono varie ragioni. Molti ingredienti usati in profumeria hanno origini naturali. Con il tempo, alcune specie di piante possono diventare rare se non addirittura estinte, per cui le case cosmetiche sono costrette a sostituirle con altri materiali, spesso sintetici. Altre volte questa sostituzione avviene per risparmiare sui costi di produzione. Estrarre l’essenza odorosa da una pianta può infatti essere molto costoso, soprattutto se questa è rara o molto delicata, nel qual caso richiede un processo di estrazione particolare.
Inoltre, è bene ricordare che diverse specie di una stessa pianta hanno un profumo molto simile ma non esattamente uguale. Per cui se in un profumo il gelsomino di Grasse viene sostituito con il gelsomino sambac, per esempio, il suo odore sarà diverso. Ma può anche capitare che un profumo che fino a qualche anno fa era popolare, diventi con il tempo datato. I gusti del pubblico cambiano e le case di profumi, se vogliono continuare ad incassare profumati guadagni, devono adeguarsi. Negli anni 80, ad esempio, le donne chiedevano profumi ricchi e inebrianti che ne annunciassero la presenza ancora prima che facessero il loro ingresso in una stanza. Oggi queste fragranze sono considerate troppo forti e sono state in molti casi abbandonate in favore di miscele floreali fruttate molto più dolci e delicate.
Può anche capitare che nel corso degli anni si sia scoperto che un particolare ingrediente provochi allergie ed irritazioni in un gran numero di persone, e di conseguenza il suo uso ne è ora proibito o ristretto entro livelli che non provochino controindicazioni. E’ il caso della vaniglia, del muschio quercino, del gelsomino, degli oli essenziali di agrumi… La concentrazione di queste sostanze che può essere utilizzata nei profumi è stata ristretta dall’IFRA, l’Associazione Internazionale Delle Fragranze, costringendo molte case di profumi a ritoccare moltissime delle loro fragranze.
Nonostante le fragranze vengano riformulate di continuo, molto spesso il consumatore ne viene a conoscenza solo annusandone un campioncino. Le case di profumi infatti non hanno nessun interesse a pubblicizzare ogni cambio di ingrediente. Molto più conveniente per loro che i clienti pensino che la loro fragranza preferita rimanga sempre la stessa. E se questo non è un gran problema quando una casa di profumi decide di sostituire una variante di iris con un’altra, cambiandone il profumo solo leggermente, ogni cambiamento più ovvio e radicale dovrebbe essere comunicato al consumatore. Fino ad allora, prima di riacquistare un profumo ricordatevi di annusarlo per evitare delusioni e sprechi di denaro.
Vi è mai capitato di innamorarvi di un profumo che è poi stato riformulato fino a diventare irriconoscibile?
Chicca Cristina Colantuono dice
Io cambio profumo ogni volta che finisco il flacone, quindi non mi è mai successo… :p
Però sono convinta che spesso il cambio di fragranza è dovuto all'abitudine, quindi è meglio cambiare!
patrizia celletti dice
Ho usato per anni ed anni Aromatics Elixir di Clinique, è stato riformulato per ingredienti non più consentiti ed ora ha una fragranza dolciastra, da vecchia zia. Nulla più a che vedere che con l’aroma legnoso ed inconfondibile di sempre, una delusione enorme.