Poco tempo fa, qualcuno mi ha chiesto da cosa è nata la mia passione per il mondo delle fragranze. Me lo sono chiesta anche io: è stato un insieme di coincidenze, eventi, situazioni in cui mi sono trovata e persone che ho conosciuto. Devo dire, però, che fin da bambina i profumi mi attiravano molto – uno dei miei preferiti a quei tempi era il mughetto, che poi ho scoperto essere sempre di sintesi, dato che non si può in nessun modo estrarre l’aroma dai fiori.
Mi faceva venire in mente la primavera anche in pieno inverno, mi calmava e mi rilassava. Come una piccola magia, a pensarci bene.
Da quando ho cominciato a studiare e sperimentare il profumo in modo più professionale, ormai quattro anni fa, è stato come se mi si aprisse una nuova finestra di percezione sul mondo.
Una prospettiva laterale, dapprima ignorata e ritenuta marginale, che invece riusciva a portare una valanga di esperienze nuove, fino a quel momento sconosciute.
Una delle prime cose degne di attrazione in un profumo è il flacone che lo contiene. Spesso, si tratta di vere e proprie piccole opere d’arte. Brillanti e sfaccettati come gioielli, preziosi, con la luce che manda bagliori sulla superficie. Il liquido che contengono – trasparente, leggermente dorato o colorato – è una vera e propria pozione magica, filtro d’amore, incantesimo per il teletrasporto, per viaggiare nello spazio e nel tempo.
L’avreste mai detto, che una bottiglietta di vetro da 30 ml potesse contenere tutto questo?
È incredibile, poi, come il profumo giusto riesca a conferire un fascino incredibile anche all’uomo più mediocre e normale. O come riesca a esaltare un vestito, proprio come fa un gioiello, rendendolo ancora più spettacolare. O sia un’iniezione di fiducia e autostima quasi istantanea, perfetta in quei giorni che cominciano già storti, dove niente sembra andarci bene e il nostro riflesso allo specchio ci piace meno del solito – prendetemi per ingenua, ma penso davvero che il profumo giusto in quei momenti riesca davvero a migliorare la situazione e il nostro umore. Dopotutto, l’aromaterapia è una pratica efficace e reale.
Quando giro per strada mi sembra di essere vittima di un incantesimo, una forza più grande di me, che solo pochi possono percepire. Il modo in cui le fragranze si intrecciano, si intersecano, si mescolano con il modo di camminare e di muoversi di chi le indossa, ti fanno voltare la testa al loro passaggio. Ho perso il conto di quante volte ho chiesto a qualcuno di dirmi il nome del profumo che indossava – quando non riesco già a capirlo da sola. Per alcuni è strano, altri mi rispondono divertiti. Per me, ormai, è diventato alla stregua di conoscere il nome di qualcuno, le sue passioni, i suoi desideri. Si capisce molto di qualcuno partendo dal profumo che sceglie di indossare.
In un mondo di menzogne, di parti recitate a tavolino, di mistificazioni quotidiane, il naso, l’olfatto, il profumo è una delle poche cose che è ancora incapace di mentire. Difficile usarlo per nascondersi – si nota, eccome se si nota! – più facile che sia segno della reale espressione di sé.
Quando ho il raffreddore mi sembra di vivere a metà, privata di quella che è la mia esperienza più onesta, reale e sincera sul mondo.
Insomma, per me è diventata davvero una parte della mia vita a cui ormai non saprei più rinunciare. È un tipo di studio e di passione che consiglio davvero a chiunque!
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