Mi succede spesso, mentre cammino per la strada, di incrociare persone che lasciano una gradevolissima scia di profumo dietro di sé – non troppo invadente, ma che si nota: è il risultato che quasi tutte vorremmo ottenere quando ci profumiamo. Questo, però, non vuol dire che ci sia bisogno di spruzzarsi addosso più di mezza boccetta di profumo – se lo si fa, l’effetto è tutt’altro che gradevole: fa venire un gran mal di testa! – ma che sia sufficiente sapere dove metterlo, in quale quantità e soprattutto il tipo di fragranza più adatto a noi e alla nostra tipologia di pelle.
Il profumo va spruzzato, prima di tutto, nei cosiddetti punti di pressione: i principali sono sul collo – proprio sotto le orecchie – sui polsi, nell’incavo del seno, sulle caviglie, all’interno dei gomiti. Sono punti sempre leggermente più caldi del resto del nostro corpo, poiché il sangue pulsa sotto la pelle con più forza, e questo contribuisce a diffondere il profumo attorno a noi in modo continuo e persistente. La quantità giusta? Non più di due vaporizzazioni per volta. Per essere sicure di non aver esagerato, si può anche fare così: spruzzare due o tre volte il profumo nell’aria, a poca distanza da noi, e poi immergerci nella nuvola di fragranza che si è creata.
Fonte immagine: www.stile.it
Molte donne mettono il profumo anche sui capelli: questo è giusto e sbagliato allo stesso tempo. Giusto perché sono proprio i capelli che, una volta profumati, ci permettono di lasciare quella famosa scia che fa voltare le teste per la strada; sbagliato perché quasi tutti i profumi contengono alcool e altre sostanze chimiche, che possono macchiare o far virare il colore dei nostri capelli irrimediabilmente – soprattutto se sono tinti o con i colpi di sole. La soluzione, però, esiste: sono state prodotte fragranze create appositamente per essere usate sui capelli, che non li macchiano né li rovinano; oppure, si può usare la versione acqua profumata del nostro profumo preferito, che non contiene alcool e quindi non può creare danni.
Infine, il profumo si può spruzzare anche direttamente sui vestiti: in questo modo dura a lungo, ma bisogna evitare di farlo su tessuti preziosi e delicati quali la seta e il cachemire, per evitare di macchiarli.
Fonte immagine: www.marieclaire.it
Mi è successo, più di una volta, di sentire qualcuno che si lamentava poiché il profumo scelto, che sull’amica o sulla sorella durava per tutto il giorno, sulla loro pelle svaniva in pochissimo tempo. Questo succede perché la durata e perfino l’aroma stesso del profumo dipendono completamente dall’acidità della nostra pelle: quanto più il pH della pelle è acido, tanto meno durerà la fragranza su di noi. Per risolvere questo problema, la soluzione migliore è quella di scegliere la versione eau de parfum – che contiene alcool a 85-90 gradi e il 10 per cento di essenza – rispetto a quella eau de toilette – con una gradazione più bassa sia di alcool sia di essenza. L’eau de parfum è più preziosa e quindi più costosa, ma è un piccolo investimento: ne basta molto di meno e dura molto di più, quindi ne vale la pena! Possiamo anche utilizzare la versione crema per il corpo della nostra fragranza preferita: è leggera, dura a lungo e si diffonde gradualmente per tutto il giorno. Nel caso non venisse prodotta, possiamo crearla da sole: basta aggiungere un po’ della nostra fragranza a una normale crema idratante non profumata.
Restano ancora alcune domande: quando va indossato il profumo? Quali sono le fragranze migliori per la mattina, per una giornata di lavoro o per un’uscita serale? Di tutto questo parleremo nel prossimo articolo!
Siti consultati per la stesura dell’articolo: www.my-personaltrainer.it
Lascia un commento