Da oltre 10 anni gira, prima per e-mail, ora sui social network, uno strano appello sulla presenza di piombo in alcuni rossetti e si propone un test “fai da te” per identificare i rossetti che lo contengono. La risposta che ho dato a delle mie amiche su Facebook su tale argomento è piaciuta e allora eccomi qui ad approfondire, per voi, l’argomento.
Il messaggio è, più o meno, questo:
FATE ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!
FATELA GIRARE , ANCHE PER CHI NON USA PRATICAMENTE MAI IL ROSSETTO!L’articolo scritto dal dott. Nahid Neman del reparto di senologia oncologica dell’ospedale Mount Sinai di Toronto.
Di recente la ditta produttrice del rossetto ‘RED EARTH’ ha diminuito i prezzi da $67 a $9.90. Conteneva piombo. Il piombo causa il cancro. Le marche di rossetto che contengono piombo sono:
- CHRISTIAN DIOR
- LANCOME
- CLINIQUE
- Y.S.L.
- ESTEE LAUDER
- SHISEIDO
- CHANEL (lip conditioner)
- MARKET AMERICA-MOTNES
- LIPSTICK
Più è alto il contenuto di piombo, più aumenta il rischio di cancro. Si è trovato il più alto contenuto di piombo nel rossetto di Y.S.L.
Fate attenzione ai rossetti che durano (sulle labbra) più a lungo. Se il vostro rossetto dura molto è perché contiene più piombo.
Ecco un test che potete fare da sole:
- Mettete del rossetto sulla mano.
- Usate un anello d’oro da strofinare sul rossetto.
- Se il colore del rossetto diventa nero saprete che contiene piombo.
Questi dati vengono fatti conoscere al Centro Medico dell’Esercito Walter Reed.
I carcinogeni Dioxin causano il cancro, specie il cancro della mammella!!!!!Nel corso degli anni, il messaggio ha subito un po’ di variazioni e, per sottolineare la pericolosità e cancerogenicità del piombo, è stato anche corredato da immagini tipo questa:
Questi appelli, come tutte le altre catene di S. Antonio che girano, si diffondono per due motivi:
- Ignoranza scientifica
- Paura di contrarre una malattia come il cancro (per la cronaca, la foto mostra una volgarissima infezione da Herpes Labialis o Herpes Simplex Virus 1).
e allora cerchiamo di fare un po’ di scienza, così vi passa la paura.
Innanzitutto, non esiste alcun “Nahid Neman del reparto di senologia oncologica dell’ospedale Mount Sinai di Toronto” e non c’è niente al riguardo presso il “Walter Reed Army Medical Center” visto che questo ospedale è stato chiuso nel 2011 e non esiste più un sito internet.
Il piombo è un metallo pesante (si definiscono pesanti i metalli con una densità superiore a 5000 kg/m3) piuttosto morbido, molto malleabile e duttile, mediocre conduttore di elettricità, poco solubile in acqua, molto resistente alla corrosione ma al contatto con l’aria si ossida e si annerisce. Viene utilizzato per fare le batterie delle automobili, munizioni, vernici anti ruggine (minio), per saldare vetri e tubature (in lega con lo stagno), i cristalli (sì proprio i bicchieri di cristallo del corredo dove lasciate le tracce del vostro rossetto!) smalti per ceramica e le barriere di protezione per i radioattivi (ma questo interessa i tecnici di radiologia). Sicuramente è uno degli inquinanti più diffusi al mondo (Agency for Toxic Substances & Disease Registry) da quando, nel 1923, venne utilizzato come antidetonante nelle benzine (oggi la benzina Super non esiste più).
Per quanto riguarda la sua cancerogenicità, la American Conference of Industrial Hygienists (ACGIH) lo classifica come A3 (Cancerogeno riconosciuto per l’animale con rilevanza non nota per l’uomo) e la International Agency for Research on Cancer (IARC) lo classifica com 2B (Sospetto cancerogeno per l’uomo). Quindi, allo stato attuale, non ci sono prove conclusive sulla cancerogenicità del piombo nell’uomo.
E allora che cosa fa, veramente, il piombo? L’intossicazione cronica da piombo si chiama “Saturnismo“, da Saturno, dio romano che gli alchimisti (i nonni dei chimici) associarono a questo elemento.
Come fa il piombo ad entrare nell’organismo? Può seguire 3 vie:
- Inalazione
- Riciclo delle batterie
- Ristrutturazione delle case
- Incendio di legno trattato con vernici al piombo
- Ingestione orale
- vernici al piombo (vi ricordate il caso dei giocattoli Mattel dipinti con vernici al piombo? Correva l’anno del Signore 2007…)
- liquidi conservati in contenitori ceramici (la solubilità è aumentata dall’acidità del liquido)
- Vino ed alcolici, contenenti piccole quantità di piomboderivante da tappi metallici o superalcolici distillati in serpentine con saldature al piombo (anche se può sembrarvi una cosa da Proibizionismo americano, vi assicuro che ci sono molti contadini che distillano grappa…)
- Esposizione cutanea
- Rarissima – richiede piombo organico, per esempio il piombo tetraetile usato nelle benzine, ed è stata osservata solo negli operai che manipolavano la benzina Super
La prima via è la più importante in quanto le piccole particelle che raggiungono i polmoni sono assorbite in una quota di poco inferiore al 50%. Particelle di diametro maggiore, polveri ingerite per contaminazione di cibo, liquidi o tessuti, raggiungono invece l’intestino dove circa il 10% negli adulti e il 40% nei bambini sono assorbite. Una volta assorbito, il piombo incomincia ad imitare il calcio e si distribuisce il larga parte nei globuli rossi (dotati di specifiche proteine che fanno entrare il calcio all’interno del globulo rosso), dove blocca la sintesi dell’emoglobina, e in una piccola frazione (circa il 10%) nel plasma dove si lega a proteine ricche in zolfo (metallotioneine). Poiché entra nei globuli rossi, se ne va a spasso nell’organismo e si distribuisce:
- Tessuti molli (cinetica rapida e responsabile dell’effetto tossico). Il tempo di dimezzamento (il tempo che ci vuole affinché la quantità di piombo diventi la metà) nei reni è 7 anni.
- Osso spongioso, muscoli e apparato tegumentario (cinetica intermedia).
- Capelli, denti e osso compatto (cinetica lenta). Nell’osso il tempo di dimezzamento è 32 anni. Il piombo diventa una componente stabile dell’osso, può essere mobilizzato e rientrare nel sangue in particolari stati fisiologici di stress (gravidanza, allattamento, malattie, fratture, osteoporosi). Questo accumulo stabile di piombo nelle ossa rende molto lenta la guarigione, anche dopo un completo allontanamento dall’agente tossico. Inoltre, poiché il piombo è un atomo più grande del calcio, rende la struttura ossea più fragile simulando una malattia nota come morbo di Paget.
L’eliminazione del piombo ingerito è prevalentemente fecale, con quota escreta pari al 60% nel bambino e al 90% nell’adulto. Il sistema che maggiormente è danneggiato dal piombo è il Sistema Nervoso. Infatti il piombo si lega alla proteina Calmodulina (molto ghiotta di calcio) che funziona come sensore del calcio libero e regola la secrezione di neurotrasmettitori (i messaggeri dei comandi del cervello). Da qui i maggiori e più evidenti sintomi: cambi di umore e personalità, diminuzione dell’acutezza uditiva, spasmi intestinali (il calcio ha effetto sulla muscolatura liscia)…
La morte di personaggi famosi come Beethoven e Goya o i disturbi mentali di Van Gogh sono stati attribuiti a saturnismo. Per i pittori si presume che l’intossicazione cronica sia dovuta al loro contatto con i colori: Goya inumidiva i pennelli con la bocca. Recentemente anche la morte del Caravaggio e i suoi disturbi caratteriali sono stati attribuiti al saturnismo. Beethoven era uno che beveva forte e il vino veniva addolcito con acetato di piombo. Per lo stesso motivo anche gli imperatori romani come Tiberio, Caligola, Domiziano, Commodo e per alcuni Nerone erano forse affetti da saturnismo.
Ma torniamo al nostro piombo nei rossetti. L’Unione Europea, e quindi anche l’Italia, vieta attraverso la Direttiva Cosmetici 76/768/CEE e successive modifiche, l’utilizzo di piombo quale ingrediente nei rossetti ed in tutti i prodotti cosmetici. La stessa cosa avviene negli USA, dove la Food and Drug Administration (FDA) “limita il contenuto di piombo a non più di 20 ppm per gli additivi coloranti approvati per uso cosmetico”. Che significa 20 ppm? Venti Parti Per Milione, ossia 20 microgrammi (un milionesimo di grammo) di piombo per grammo di colorante. Pensate che questa “bufala” è stata talmente di portata planetaria, che ha costretto la FDA, nel 2009, ad inventare un metodo per misurare il contenuto di piombo nei rossetti (e questo già vi lascia intuire cosa ne pensi del sistema fai da te), e a testare ben 400 rossetti.
La FDA dice che la media è 1.11 con un intervallo che va da indeterminabile (<0.024) a 7.14 ppm, tutti e 400 ben al di sotto del limite di 20 ppm. Per amore di verità, visto che la distribuzione dei valori è molto asimmetrica (il 95% dei valori è <3 ppm) e non è possibile avere valori negativi, più che la media dei valori andrebbe utilizzata la mediana che è 0.89: questo significa che 200 rossetti hanno un tenore di piombo <=0.89 ppm e 200 rossetti hanno un tenore di piombo >0.89 ppm.
Passiamo al test fai da te. L’oro è un metallo “nobile” inattaccabile dalla maggior parte dei composti chimici ad eccezione dell’acido cianidrico, dall’acqua regia e dal mercurio. Le fedi nuziali vengono fatte in oro proprio come simbolo di un amore incorruttibile nel tempo (sì vabbé). Ciò premesso, pensare che l’oro reagisca in qualche modo col piombo è pura fantasia alchemica: due metalli non reagiscono tra di loro. Per capire il fenomeno bisogna prima sapere come sono fatti veramente gli anelli d’oro. L’oro usato in gioielleria è una lega di oro con altri metalli: l’oro puro è inutilizzabile perché troppo tenero. Quando è in lega con altri metalli, la sua purezza è misurata in carati: l’oro puro ha 24 carati, l’oro usato in gioielleria ne ha al massimo 18 o, come anche viene scritto, oro 750 (18 carati = 18⁄24 = 0,750 = 750⁄1000 = 75%). Quali altri metalli si usano?
- l’oro giallo: 75 % oro, 12,5 % argento, 12,5 % da rame
- l’oro rosa: 75 % oro, 5 % argento, 20 % da rame
- l’oro grigio: 75 % oro, 15 % argento, 10 % di rame
- L’oro bianco: 75% oro, 25% nickel, argento o palladio
- L’oro verde: 75% oro, 12,5% argento, 12,5% di rame
- L’oro rosso: 75% oro, 4,5% argento, 20,5% di rame
- L’oro blu: 75% oro e 25% ferro oppure 46% oro e 54% indio
- L’oro porpora: 80% oro, 20% alluminio
- L’oro nero: 75% oro, 25% cobalto
Quindi, nella maggior parte dei casi, viene usato un gioiello che contiene anche rame e argento, entrambi più reattivi dell’oro.
Su internet si trova una spiegazione del fenomeno rossetto nero: “Quindi, se molti metalli, quando sono strofinati contro una superficie, lasciano segni scuri, un po’ come fa una matita, farlo sullo sfondo rossiccio di uno strato di rossetto esalta il contrasto e fa sembrare questi segni ancora più scuri”. Questa spiegazione trova un suo fondamento nel fatto che nel medioevo e nel Rinascimento, le matite non esistevano: si usavano degli stili di argento, oro, rame che lasciano un segno come la nostra matita. Questa spiegazione non mi convince del tutto: il fenomeno dovrebbe essere ripetibile su tutti i rossetti e non su alcuni sì ed altri no. Secondo me, la spiegazione è che i metalli degli anelli sono tutti ottimi catalizzatori: le componenti grasse del rossetto e/o i coloranti possono andare incontro a processi ossidativi: strofinando l’anello, in quella zona si crea un aumento di pressione e calore che, unito alla presenza di ottimi catalizzatori come l’oro, l’argento, il rame, il palladio e il nickel e alla grossa quantità di ossigeno disponibile, irrancidiscono i grassi e ossidano i coloranti, portandoli ad un colore nero. Poiché la composizione in grassi e i coloranti usati cambiano da rossetto a rossetto e la catalisi non è efficiente per tutte le componenti allo stesso modo, questo potrebbe spiegare il perché il fenomeno si manifesta in maniera “casuale” e non in maniera continua come ci si aspetterebbe.
Gabriella Torsello dice
Valentina Sitara guarda qui!!!! <3
Mary Nutricati dice
Grazie Laura di aver fatto chiarezza, e soprattutto in maniera così approfondita! Baci 🙂
Tentazione Make Up dice
Mary il grazie va tutto a Giuseppe, che ha scritto l’articolo! 🙂 Però credimi, sono felicissima di aver finalmente pubblicato qualcosa che sfatasse questo mito, erano mesi che mi ribolliva il sangue pensando a questa bufala!
milastyleblog dice
Post davvero interessante! Finalmente un po’ di chiarezza! 🙂
xo,
Michela
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A.G. - What's in my bag dice
Utile e chiaro, questo post decisamente va fatto circolare, di modo che tutti possano leggerlo e finalmente placare quest’ansia da Piombo che da mesi vedo dilagare sul web e che finalmente tutte si godano i propri rossetti in pace.
Grazie Laura e Grazie all’autore del post 🙂
baciii
Demetra dice
Bravi veramente interessante ed esaustivo
Elisa - Trend Hub dice
Post utilissimo, bravi!!!
Lisa dice
Ho letto il post tutto d’un fiato per il suo interesse e la cura nello criverlo. Grazie di tutte queste informazioni!!
Giuseppe Cardillo dice
Vi ringrazio per tutti questi apprezzamenti (onestamente ero un po’ titubante: ho sempre affrontato consessi scientifici e non mi ero mai avventurato in questi…mari burrascosi dell’universo femminile). Ovviamente se ci fosse qualche perplessità non del tutto chiarita non esitate a chiedere.
Blue-Nail Girl dice
interessantissimo
un bacino
http://www.bluenailgirl.com/2013/04/outfit-light.html
Dalila dice
Sapevo già che fosse una bufala ed ho infatti tranmquillizzato tutte le amiche che hanno postato questo annuncio allarmista, ma trovo bellissimo questo articolo e lo diffonderò anche attraverso il mio facebook 🙂 Grazie!
LAismydream - Trucco e. dice
Ho appena pubblicato su Facebook! Articolo ottimo e chiaro per sfatare questa bufala che gira veramente da troppo troppo tempo.
Marta dice
Graazie per questa chiarezza, è da tempo che va in giro questa bufala e sapevo che non era vero 🙂
bacii
Alessandra dice
Grazie dell’informazione
Alessandra
http://www.alessandrastyle.com
La Pinta dice
O____O
Maria Giovanna dice
Grazie per le VERE info!
Maria Giovanna
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Antonella Sciancalepore dice
certo che a tutto credete!!!
Christian dice
NON e’ proprio cosi …………sito e articolo di uno dei piu importanti laboratori italiani
Giuseppe Cardillo dice
Ho dato una scorsa rapida all’articolo, che comunque è stato pubblicato dopo quello che ho scritto io. Non trovo che ci sia nulla di diverso o in contrasto con quanto ho scritto. La Tabella 2 pubblicata a pagina 21 replica, né più né meno, gli stessi risultati che ho riportato dal sito dalla FDA, con la differenza che la FDA ha studiato un campione 12 volte più grande (400 vs 32), con un valore mediano addirittura più basso di quello della FDA (0.89 ppm vs 0.36 ppm). Anche trasformando i dati in quantitativo di piombo introitato quotidianamente da una donna, nel grafico 2 pubblicato a pagina 25 risulta che il valore massimo di piombo introitato è ben al di sotto il 20% della RDI (dose giornaliera raccomandata). Quindi… di cosa stiamo parlando?
Bertilla Dal Canton dice
semplice trovare informazioni
nazzarena dice
Ma in tutta questa diatriba che gira e che lascia confuse noi utenti….non si può lasciare a casa il piombo almeno nei rossetti? Ci saranno materiali utili, biocompatibili, naturali senza ricorrere a sostanze un tantino inquinanti e comunque gia alquanto negativamente presenti nel nostro habitat? Così difficile? Poco proficuo economicamente per i produttori? Chissà….
Giuseppe Cardillo dice
Il piombo non è un additivo messo di proposito, ma piuttosto un contaminante come si trova in tante cose che mangiate e bevete. Viviamo in un mondo minerale, non in un mondo fatto di nulla e non è sempre possibile eliminare tutto tutto tutto.
Gori Anna dice
riecco una vecchia bufala
Faby dice
Carissimo Giuseppe, ho letto il tuo articolo con particolare interesse, poichè, da luglio, soffro di disturbi alle labbra. Dapprima solo secchezza (fastidiosa), ho cercato di usare sempre meno il rossetto (un YSL). Non sempre mi è possibile perché svolgo un lavoro a contatto col pubblico, e come sai, essere in “ordine” è un dovere. Nelle ultime settimane, si è formata una piaghina al labbro inferiore, che è andata ingrandendosi. A volte “pulsa”, poi si forma una crosticina, quando cade la pelle rimane gonfia e più rossa del labbro. Sono molto preoccupata. Il tuo articolo mi ha sì, rassicurato….ma il disturbo rimane. Cosa mi consigli? Grazie.
Giuseppe Cardillo dice
Cara Faby,
da quello che mi descrivi, ad occhio e croce, direi che si tratta di una ragade.
La prima cosa da fare, ovviamente, è andare da un dermatologo.
Le cause delle ragadi possono essere tante: eccessivo sfregamento delle labbra, con la lingua o con le mani, cosa che per esempio fanno spesso i bambini; esposizione a sole, vento e freddo che tendono a disidratare e rimuovere il film lipidico protettivo; intolleranza ai coloranti contenuti nei rossetti; infezioni o carenze vitaminiche e nutrizionali (vitamine E, B2, B3, zinco e ferro). Da non trascurare l’onnipresente insulto da fumo.
Faby dice
Gent.mo Giuseppe, prima di tutto grazie per la tua esaustiva risposta. In secondo luogo, notizia positiva: dietro consiglio di un medico-farmacista ho applicato per pochissimi giorni la pomata Cortison-Chemicetina oftalmica, ed ho escluso ogni tipo di rossetto (cosa che sto ancora facendo). Come per miracolo, la piaghina che perseguitava il mio labbro inferiore è scomparsa! Sono felice, e ringrazio te e il farmacista per esservi occupati del mio problema: ormai mi ero convinta di avere un tumore alle labbra! Dimmi cosa pensi della cura che ho fatto, e se hai consigli da offrirmi, non esiterò a seguirli. Grazie ancora.
Giuseppe Cardillo dice
E’ sempre un azzardo fare diagnosi in questo modo, ma evidentemente era proprio una ragade sostenuta da una infezione batterica (a Napoli si chiama volgarmente boccarola). L’antibiotico e il cortisone hanno fatto il loro dovere. Bene!