Oggi si parla di depilazione e scopriremo le origini della moderna ceretta, il sistema più utilizzato per rimuovere i tanto odiati peli superflui.
Depilazione: che ci piaccia o no, la facciamo quasi tutte. Un rito decisamente doloroso, a volte anche costoso, che rinnoviamo più o meno spesso ma che dall’adolescenza ci accompagna per quasi tutta la vita.
Vi siete mai chieste, però, da dove derivi la pratica della depilazione? Quando sono nati i canoni estetici che ci vogliono lisce, almeno in determinate zone del corpo?
Scopriamo la storia dell’epilazione e l’origine della ceretta come la intendiamo oggi, ecco di cosa parleremo:
Le origini della depilazione
Le origini della depilazione risalgono a millenni fa. Gli antichi Egizi sono stati i primi a depilare il proprio corpo: le donne per una questione di maggiore purezza, gli uomini –i sacerdoti, prevalentemente- come forma di rispetto nei confronti delle divinità che adoravano. I sacerdoti usavano depilarsi sia il corpo che il capo, totalmente.
Pare che siano stati proprio gli Egizi a ideare la prima ceretta, un composto appiccicoso realizzato con cera d’api da applicare sulla pelle e da rimuovere con un pezzo di tessuto.
Si narra che la stessa Cleopatra abbia inventato la prima crema depilatoria, a base di un composto dell’arsenico. Non esattamente salutare, ma probabilmente efficace.
Anche nella Grecia antica e nell’epoca romana sia le donne che gli uomini si depilavano. Gli uomini, soprattutto gli atleti, si depilavano per poter gareggiare meglio, le donne per un motivo puramente estetico. La presenza sul corpo dei peli indicava l’appartenenza a un ceto sociale decisamente basso, quindi le matrone e le donne nobili ricorrevano con regolarità alla depilazione.
Gli atleti ricorrevano a gusci di noce bollenti per eliminare i peli, considerati fastidiosi durante gli esercizi e la gare sportive.
Lotta ai peli anche in Oriente e in Arabia, da cui viene la prima forma di depilazione con il filo, che a tutt’oggi è uno dei sistemi per depilare con precisione alcune zone del corpo, ad esempio le sopracciglia.
Nel Medioevo la depilazione femminile diventa una pratica diffusa in quanto è un modo per migliorare la propria igiene personale e per evitare di prendere le famigerate piattole, parassiti tipici della zona del pube.
Tra momenti di gloria e altri in cui è stata ostacolata, come a metà del ‘500 quando Caterina de’ Medici vietò alle donne incinte di depilarsi il pube, la depilazione come fenomeno di massa è strettamente legata alla moda femminile.
Vestiti che lasciano scoperte le caviglie o porzioni di braccia esigono pelle liscia e senza peli. E la tecnologia del tempo si adegua.
A metà del ‘700 il barbiere francese Jean-Jacques Perret crea il primo rasoio con un sistema di sicurezza per evitare di irritazioni e tagli accidentali.
Questo rasoio è l’antesignano delle lamette e dei rasoi che utilizziamo ancora oggi e che ci salvano nei casi di urgenza e necessità.
La depilazione nell’era recente
All’inizio del secolo scorso, Gilette inventa, e brevetta, le lamette usa e getta, inizialmente per uomo ma dopo pochi anni realizza anche quelle per la donna.
È invece di qualche anno antecedente la nascita della prima crema depilatoria, che niente ha a che fare con gli intrugli pericolosi e spesso ustionanti dei secoli precedenti.
Il successo delle lamette, dei rasoi e delle creme depilatorie si deve alla pubblicità, che sui cataloghi rappresenta donne senza peli sotto le ascelle e sulle gambe, perché i peli sono considerati sgradevoli e antiestetici.
La scarsità di fibra di nylon, negli anni della Prima Guerra Mondiale, rende difficoltoso trovare la calze, quindi le gambe sono quasi sempre nude e pertanto devono essere lisce e depilate.
Ma la vera rivoluzione avviene nel 1946, quando a Parigi viene presentato il primo bikini. Con un costume così ridotto, scandaloso e affascinante allo stesso tempo, il corpo della donna non deve mostrare peli superflui.
Con il ’68 e negli anni settanta le donne rivendicano il diritto a lasciare al naturale il proprio corpo, liberandosi dalla schiavitù della depilazione, ma questa libertà dura poco, perché la pelle liscia prende il sopravvento.
Con gli epilatori, nati a metà anni ’80, è facile depilarsi anche comodamente a casa, mentre con le nuove cerette fai da te, con le strisce già pronte, pratiche a facili da utilizzare, l’estetista non è più fondamentale.
I vari tipi di ceretta
La ceretta è uno dei metodi di depilazione più utilizzati e consiste nell’estirpare il pelo dalla radice con l’utilizzo di cera d’api e resine.
Ci sono tanti tipi di ceretta, ognuna con le proprie caratteristiche e con vantaggi e svantaggi, vediamoli nel dettaglio.
Ceretta a caldo
La ceretta a caldo è una tecnica che prevede l’utilizzo di una miscela di cere da stendere direttamente sulla pelle. Raffreddandosi, la cera ingloba il pelo e quando viene rimossa, con delle strisce di carta o di tessuto, si porta via il pelo stesso. Se lo strappo è deciso, il pelo viene estirpato dalla radice, non si spezza e la pelle rimane liscia.
Il calore della ceretta favorisce l’apertura dei pori e facilita la rimozione del pelo.
Visto che la ceretta a caldo può essere facilmente modellata, è perfetta per tutte le parti del corpo, anche quelle dalla forma irregolare.
È particolarmente adatta agli uomini, i cui peli sono più grossi e robusti, che vengono strappati più facilmente grazie al calore.
La ceretta a caldo non è indicata per chi ha capillari deboli e fragili, soffre di vene varicose o ha pelle sensibile, perché il calore tende a peggiorare la situazione.
Va sempre poi verificata la temperatura, che non deve mai essere eccessiva, per non rischiare di bruciare la pelle.
Ceretta a freddo
Facile da utilizzare anche da sole, la ceretta a freddo si acquista in strisce già pronte, con la cera già predosata.
Le strisce depilatorie si possono utilizzare immediatamente, non hanno bisogno della procedura di riscaldamento prevista per la ceretta a caldo, sono veloci e dall’utilizzo pratico e intuitivo.
Sono perfette anche in vacanza, occupano poco spazio in valigia e la pelle è subito pronta e liscia.
La ceretta a freddo non riesce però a estirpare i peli troppo corti e ci vuole comunque un po’ di manualità per riuscire a utilizzarla al meglio, soprattutto nelle zone più difficili da raggiungere.
Ceretta allo zucchero
La ceretta alla zucchero, detta anche ceretta araba, ha una lunghissima tradizione ed è molto affascinante, ma va praticata da mani esperte, perché la pasta a base di zucchero, acqua e succo di limone non è così facile da preparare e utilizzare.
Il composto, a cui può essere aggiunto del miele per renderlo più emolliente, va lavorato con esperienza per fargli raggiungere la giusta consistenza.
Tra le varie cerette disponibili è senz’altro quella meno dolorosa, perché quando si strappa la pasta, vengono estirpati solo i peli e non la pelle, come invece può accadere con le cerette tradizionali.
Il rischio allergie è ridotto, si può utilizzare anche per rimuovere i peli molto corti e gli eventuali residui sono eliminabili con un po’ di acqua tiepida. Infine, la sua temperatura di utilizzo è molto bassa, quindi è perfetta che chi ha la pelle sensibile.
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